Montecatini Val di Cecina
COMUNE DI MONTECATINI VAL DI CECINA
Sindaco: Sandro Cerri
Dati salienti | |
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Coordinate | 43°23′37″N 10°44′59″E |
Altitudine | 564 m s.l.m. |
Superficie | 155,08 km² |
Abitanti | 1 883 (31-12-2010) |
Densità | 12,14 ab./km² |
Frazioni | Casaglia, Gello, La Sassa, Miemo, Ponteginori, Querceto |
Comuni confinanti | Bibbona (LI), Guardistallo, Lajatico, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Pomarance, Riparbella, Volterra |
Dove si trova Montecatini Val di Cecina
Territorio
In quella zona dell’alta Val di Cecina conosciuta anche come “Volterrano”, Montecatini emerge su uno dei rilievi tipici del territorio, poco abitato e particolare, formato da ripide colline argillose che franano in balze e calanchi, scoprendo affioramenti di rocce.
Il fascino di questo paesaggio impervio si scorge già dal capoluogo, in posizione panoramica, e si mostra appieno nei dintorni. Come a Sassa, aggrappato da secoli su uno sperone circondato da meandri rocciosi dove, si narra, giunse san Pietro in fuga dalle persecuzioni di Roma.
Le rocce e le colline hanno sempre avuto un forte legame con le attività umane. Il trait d’union è stata, fin dalla remota antichità, la ricchezza di minerali. Alla miniera di rame di Camporciano, oggi parte integrante del Museo delle Miniere, è legata la storia di Montecatini, che ha dato il nome a una delle maggiori industrie estrattive europee, la Montecatini Spa, poi Montedison.
Storia
Il Castello di Montecatini, chiamato inizialmente Castrum Montis Leonis, fu costruito dai Belforti verso il 960 quando vennero dalla Germania al seguito dell´Imperatore Ottone I. Montecatini lo troviamo però nominato per la prima volta, nel 1099, in una bolla di Pietro Vescovo di Volterra, che ne aveva la giurisdizione civile.
Nel 1300 faceva parte della Comunità di Gabbreto, nel 1351 divenne possesso volterrano e nel 1472 passò sotto il dominio fiorentino. Poi la storia si fa muta fino ai primi del 1700, quando il destino di Montecatini si accomuna a quello di tanti borghi dell´Italia medioevale invasa dagli eserciti stranieri.
Un notevole periodo di splendore economico e sociale, Montecatini lo ebbe durante i primi anni del Regno d´Italia con lo sviluppo delle attività minerarie: basti pensare che nel paese vi erano due teatri e persino due bande musicali.
Purtroppo dall´inizio del 1900, con la chiusura della miniera di rame l´intero Comune viene coinvolto in una crisi lenta e profonda che, esclusi brevi periodi, continuerà fino ai giorni nostri.
Infine nella storia di questo borgo (foto sotto) c´è da menzionare una vasta collina che guarda verso Volterra, da sempre chiamata "Camporomano".
Il ritrovamento di reperti e l´assetto del terreno dimostrano validamente la tesi della lunga permanenza di un campo militare romano legata sia a motivi espansionistici che portò all´occupazione di Volterra e sia per la ricchezza dei minerali presenti nella zona.
Camminando tra i vicoli, i chiassi, attraverso le antiche porte del centro storico , troviamo la bellissima Piazza del Castello sulla quale si affacciano la Chiesa intitolata a San Biagio, eretta nel 1356, nella quale si possono ammirare pregevoli opere d´arte e il Palazzo Pretorio, un edificio trecentesco con una stupenda facciata abbellita dal portico con volte a crociera ed archi a tutto sesto poggianti su eleganti colonne di ordine ionico. La piazza è sovrastata dall´imponente Torre dei Belforti eretta nell´XI° secolo.