Monteverdi Marittimo
COMUNE DI MONTEVERDI MARITTIMO
Sindaco: Carlo Giannoni
Dati salienti | |
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Coordinate | 43°11′0″N 10°43′0″E |
Altitudine | 364 m s.l.m. |
Superficie | 98 km² |
Abitanti | 784 (31-3-2010) |
Densità | 8 ab./km² |
Frazioni | Canneto, Gualda, Pratella |
Comuni confinanti | Bibbona (LI), Castagneto Carducci (LI), Montecatini Val di Cecina, Monterotondo Marittimo (GR), Pomarance, Sassetta (LI), Suvereto (LI) |
Dove si trova Monteverdi Marittimo
Territorio
Il Comune di Monteverdi Marittimo si estende per una superficie di poco meno di 100 kmq su di un territorio in larga parte collinare compreso tra l´alta valle del fume Sterza e quella del Cornia, proprio alle spalle della prima serie di alture che corre parallela al litorale tirrenico e a ridosso degli aspri contrafforti del versante sud-occidentale delle Colline Metallifere.
La vocazione paesaggistica e scenografica della zona è segnata da una natura montuosa estremamente accidentata che, accompagnata dalla fitta successione offerta dalle quinte collinari e modellata nei due ampi anfiteatri naturali formati dai bacini dei fiumi Sterza e Massera, digradando e discendendo progressivamente verso la piana, offre lunghissimi campi visivi per uno spettacolo suggestivo e affascinante.
Un territorio dove la scarsa incidenza delle attività antropiche, unita alla presenza diffusa di boschi di leccio e di sughero, di selve di castagno e della macchia mediterranea, accanto a quella rinfrescante dei numerosi corsi d´acqua e delle fonti, ha permesso di conservare un quadro ambientale intatto e di grande qualità capace quindi di mantenere sul posto, nel loro habitat naturale, gli esemplari e le specie, sempre più rari, della flora e della fauna tipiche della fascia costiera tirrenica.
Storia
La pianura del Cornia dove si affaccia il Comune di Monteverdi era una provincia romana con il nome di Giulia Ossequiosa infatti nei pressi dell’abitato sono stati trovati numerosi resti che testimoniano la precedente esistenza di strade e palazzi di epoca romana.
Per quanto riguarda le origini dei borghi di Monteverdi e Canneto bisogna parlare del monastero benedettino San Pietro in Palazzuolo, fondato da Walfredo, nobile longobardo, probabile capostipite della famiglia della Gherardesca.
Il primo insediamento conosciuto è del 754 nella zona denominata Badiavecchia, subito fuori dall’attuale centro abitato. Dagli scavi, tutt’ora in corso, sono emerse delle rovine di un complesso residenziale molto grande. Sono ben visibili le mura che delimitano la zona, le tombe di alcunimonaci e un lungo corridoio, le monete e fregi ritrovati sono di chiara origine longobarda. Questo monastero resistette per ben trecento anni alle continue invasioni fino a che lo trasferirono nel 1100 su un colle visibile dal centro abitato di Monteverdi Marittimo.